Trittico Dante by Elijax

Trittico Dante by Elijax - voice Emy Bernecoli - cover IN SELVA VERITAS by Emidio Bernecoli
Tre brani sperimentali composti da Elijax su versi tratti dalla Divina Commedia di Dante Alighieri. Sono realizzati sulla rielaborazione elettronica della voce di Emy Bernecoli. I brani sono risultati vincitori del concorso internazionale “De Institutione Musica” indetto dalla SIMC (Società Italiana di Musica Contemporanea) per celebrare i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri.

1- Finalmente Alighieri!
2- Passacaglia Poetica
3- Beatrice Glitch

Immagine di copertina di Emy Bernecoli basata su “In Silva Veritas”, 24×18, olio su tela, di Emidio Bernecoli, 2014.

l’amor che move il sole e l’altre stelle. Paradiso, XXXIII, v. 145
rime d’amor usar dolci e leggiadre; Purgatorio, XXVI, v. 99
E una melodia dolce correva Purgatorio, XXIX, v. 22
come del sole stella mattutina. Paradiso, XXXII v. 108
tin tin sonando con sì dolce nota, Paradiso, X, v. 143
udire in voce mista al dolce suono. Purgatorio, IX, v. 141
che solo amore e luce ha per confine, Paradiso, XXVIII, v. 54
de’ remi facemmo ali al folle volo, Inferno, XXVI, v. 125
E già la luna è sotto i nostri piedi: Inferno, XXIX, v. 10

Ho composto il Trittico Dante nella prima parte del 2021 per partecipare al concorso internazionale di musica elettronica promosso dalla SIMC (Società italiana di musica contemporanea) in occasione dei settecento anni dalla scomparsa di Dante Alighieri. I pezzi hanno vinto la selezione e sono stati eseguiti in prima assoluta il 6 gennaio 2022 all’auditorium Cantelli di Novara, a cura di Dante Tanzi con l’Acusmonium Audior di Eraldo Bocca. Maggiori informazioni sull’esecutore e sull’acusmonium: https://dantetanzi.bandcamp.com/ e https://www.audior.eu/

Il primo brano, Finalmente Alighieri! è in forma tripartita. Nella prima parte la lettura dei versi è accompagnata da un corale che gradualmente si genera dall’allungamento di alcune vocali man mano che sono presentate nel testo parlato.
La parte centrale è di maggior tensione: i versi e le parole sono frammentate, compaiono i respiri isolati, i transienti delle consonanti appaiono in rilievo, le voci si sovrappongono. La generazione delle sequenze è qui realizzata attraverso la sintesi granulare e alcuni procedimenti stocastici. Le luminescenze acutissime e i colpi gravi nascono dalla trasposizione dei materiali e dal loro re-inviluppo, sia in ampiezza che in altezza.
Nella parte finale i frammenti e i respiri gradualmente si estinguono e riemerge il corale basato sull’allungamento dei materiali. Diversamente dall’inizio qui le parole scompaiono lasciando risuonare soltanto le componenti armoniche della voce e che metaforicamente richiamano l’armonia celeste e la convergenza dell’universo verso l’energia pura.

Il secondo brano, Passacaglia Poetica, vuole rappresentare il tempo misurabile, metronomico, inesorabile, limitato, finito, umano. Gli elementi costitutivi sono due: un corale realizzato dall’allungamento di alcuni campioni vocali e la loro trasposizione, quasi una passacaglia, che muove l’ harmonia mundi. Sul corale si innestano i frammenti della voce, prima simili a gocce di suono, poi via via più definiti. Queste pulsazioni creano dei ritmi binari e ternari in collisione tra loro. In sottofondo emergono gradualmente i versi, appena percettibili e disturbati dal pulviscolo di frammenti vocali. La voce è infine assorbita dal ritmo ossessivo e culmina in un potente crescendo, ossatura di tutto il brano.

Il terzo brano, Beatrice Glitch, è un’interpretazione dello spazio sonoro, una possibile visione prospettica creata dal sonogramma. Il corale del pezzo precedente è rielaborato in modo organico anche se non sempre percepibile. Esso ritorna udibile in seguito agli ampi glissati a tutto spettro che corrugano la superficie musicale. Il mio omaggio è rivolto al grande Fausto Romitelli e al suo di An Index of Metals, conosciuto durante i miei studi alla Fondazione Cini di Venezia che ospita il Fondo Romitelli. La voce costella le volute sonore che disegnano uno spettrogramma di paesaggi metropolitani, profili montuosi, la sezione del cervello umano come anche il gheriglio di una noce.
Compaiono in lontananza due elementi strumentali estranei: delle onde triangolari acute, strettamente legate all’altezza dei campioni vocali, e delle onde sinusoidali gravissime generate da un vocoder vincolato alla voce.


Three experimental tracks by Elijax based on verses from the Divine Comedy by Dante Alighieri, performed by Emy Bernecoli and Elia Andrea Corazza. Winners of the SIMC international electronic music competition “De Institutione Musica” to celebrate the 700 anniversary of Dante’s death.

Cover art by Emy Bernecoli, based on “In Silva Veritas”, 24×18, oil on canvas, by Emidio Bernecoli, 2014.

The first track Finalmente Alighieri! is in three sections. In the first part, the verses are gradually creating a choir based on the time-stretch of the vowels of the words.
The middle section is dramatic. Verses and words are fragmented, the hums are scattering, the transients of the words are predominant, voices are superimposing. The parts are made with granular synthesis and with stochastic processes. The high luminous pitches and the low dark booms are generated by the transposition and re-enveloping of the previous materials.
In the final part, the fragments and hums are gradually extinguished, and the corale of the beginning in back. There are no words, but the main pitches of the voice are resonating in quasi-sinusoidal waveforms. Metaphorically, it is evoked the celestial harmony and the convergence of the universe into pure energy.

The second track, Passacaglia Poetica, is representing the measurable time: metronomic, relentless, limited, finite, and human. The main elements are two: a choral made by the time-stretching and transposition of the vocal samples, repeated as a passacaglia, which metaphorically moves the harmonia mundi. The chorale accompanies the voice fragments, at the beginning presented as sound drops, then gradually more discernible. These pulses generate binary and ternary rhythms which are colliding. In the background there are the verses, barely perceivable and disturbed by the dust of the voice fragments. The voice itself, at the end, is absorbed by the relentless rhythm which culminates in a powerful crescendo, the backbone of the track.

The third track, Beatrice Glitch, is an interpretation of the sound-space, a possible perspectical vision of the sonogram. The choral of the previous piece is re-elaborated, sometimes barely perceptible, sometimes in first-sight after wide glissati. This is my tribute to the great Fausto Romitelli and his An Index of Metals, which I discovered during my studies at the Cini Foundation in Venice. The soundscape recalls a metropolitan landscape, the contour of the mountains, the section of a human brain or the kernel of a walnut.
Two extraneous instrumental elements are far away in the background: some high-pitched triangular waves, strictly related to the pitch of the vocal samples, and some very low sinusoidal waves generated by a vocoder.